Il Circolo degli Esteri di Roma compie 85 anni | L'agenzia comunica

2021-11-22 01:30:43 By : Ms. Vivian Wang

Dipendenza della Farnesina, l'associazione è protagonista della vita sociale della Capitale e dell'attività di Diplomazia

ROMA - Fondato nel 1936 dall'allora Ministro degli Affari Esteri, Galeazzo Ciano, con lo scopo di rappresentare il Ministero degli Affari Esteri, il Circolo degli Esteri, oggi annesso al Ministero degli Affari Esteri, è uno dei istituzioni culturali più vitali di Roma Capitale; mantiene ancora una forte vocazione internazionale e contribuisce alle attività istituzionali e di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ospitando cerimonie ufficiali e proponendosi come elegante sede di incontri d'affari formali e informali. 

Tengo a precisare che solo in Italia i diplomatici italiani hanno un annesso così espressivo perché né i diplomatici francesi né quelli tedeschi hanno nulla di simile. Il Circolo Esteri di Roma è stato inaugurato il 30 maggio 1937, ed è situato in un'ansa del Tevere (Lungotevere dell'Acqua Acetosa 42), esattamente in un territorio che corrisponde esattamente a quello che fu il campo di battaglia di Ponte Milvio tra Massenzio (che annegato nelle acque del Tevere) e Costantino nel 312 dopo Cristo.

Il Circolo Esteri è un luogo molto prestigioso, qui l'allora presidente Silvio Berlusconi ha camminato nel vialetto negli anni che lo hanno visto a Palazzo Chigi, qui puoi incontrare i diplomatici che lavorano ai vertici internazionali, qui puoi incontrare dignitari e tavoli in visita giro con i primi ministri. Il Club è infatti un luogo di incontro e scambio tra ambienti ufficiali italiani e stranieri, ed è un segno visibile di cultura attraverso dibattiti e presentazioni di libri, come è stato recentemente con il volume dell'Ambasciatore Gaetano Cortese sull'Ambasciata d'Italia a Madrid.

Paolo Gentiloni, quando era ministro degli Esteri, lo definì "una risorsa per la proiezione internazionale" e Giulio Andreotti disse: "Vi invidio per il tempo che potrete dedicare alle attività del Club". In questi giorni, esattamente il 16 ottobre 2021, si sono svolte le celebrazioni ufficiali, i saluti di benvenuto ai relatori del Presidente Luigi Maria Vignali, la proiezione sulla facciata dello storico palazzo di Video Mapping, una sofisticata proiezione di "registro" che possono essere realizzati su un edificio o su una facciata creando magnifici e raffinati effetti sulle forme, rispettando gli aspetti dimensionali e interagendo con effetti tridimensionali sulle loro superfici, ed anche i fuochi d'artificio.

Il Club ha sede sul Lungotevere dell'Acqua Acetosa, abbastanza al centro di Roma e si estende su una superficie di tre ettari. Nel frattempo abbiamo lo storico edificio del 1937, nato come post-lavoro del Ministero degli Affari Esteri, con anche un edificio satellite acquisito nel 2006 quando fu chiuso il vicino Circolo dell'Esercito. Si anima con dignità in un grande e spazioso parco con splendidi pini mediterranei, un ristorante all'aperto, campi da tennis, due piscine, una sala fitness. Ma accanto a questo dopolavoro sportivo, il Circolo della Farnesina, come intendeva l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi (nel 2007 ne fu nominato socio onorario), “vede crescere di anno in anno il proprio ruolo di sede di importanti incontri diplomatici internazionali”. E Lamberto Dini, già ministro degli Esteri per cinque anni, ha affermato che il Club offriva “il carattere di un'estensione ideale e materiale della Farnesina, come sede istituzionale di incontri internazionali.

C'è di più, perché Cultura e Arte vivono qui momenti di forte impronta. Basti pensare che il Foreign Club è un luogo dove "l'arte è al servizio della diplomazia" e "la diplomazia è al servizio dell'arte", tanto che l'ambasciatore degli Stati Uniti Ronald P. Spogli ha affermato che "la collezione di Circolo è un esempio della mirabile produzione artistica contemporanea italiana”. Tra gli artisti presenti, infatti, troviamo Giorgio De Chirico, Pietro Cascella, Sandro Chia, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Marisa Settembrini, Arturo Vermi, Bruno Mangiaterra, Eugenia Serafini. , Primo Formenti e altri.Intensa è anche la tradizione culturale del Club, che propone un ricco calendario di appuntamenti musicali, letterari, artistici e di approfondimento scientifico.È una vocazione che si incarna anche nell'importante dimensione espositiva legata all'Arte Contemporanea La prestigiosa collezione d'arte esposta negli spazi interni ed esterni del Club lo rendono davvero unico nel panorama dei circoli romani Feste danzanti, serate a tema, eventi di beneficenza, corsi di bridge e burraco per i urnamenti arricchiscono il ricchissimo programma di attività sociali. Il volume “Il Circolo del Ministero degli Affari Esteri” di Ugo Colombo Sacco di Albiano, pubblicato nel 2008, “racconta le vicende che hanno visto l'associazione protagonista della vita sociale della Capitale e della diplomazia sin dalla sua inaugurazione nel 1937 . 

Il volume mette in luce il progressivo “ruolo istituzionale” acquisito negli anni dal Club oltre alle tradizionali funzioni sociali, ricreative e sportive. Questo ruolo è evidenziato dalle manifestazioni internazionali che trovano nei suoi spazi un quinto di prestigio: un sicuro completamento in termini di rappresentanza dell'attività istituzionale del Ministero. Il Club, che conta circa 3000 soci, di cui 850 aggregati, svolge anche, come illustra il volume, un'importante funzione nella proiezione di un'immagine di alto profilo del ``Sistema Paese'' e, al tempo stesso, nel promozione della nostra produzione culturale, dello stile di vita italiano e del ''made in Italy'', offrendo un quadro internazionale e un clima di cordiale apertura e dialogo interculturale... Il volume illustra anche la dimensione storica del Club. Si ricordano singolarmente i 24 Presidenti che hanno guidato il Club o ne hanno animato l'attività dal 1937 ad oggi, con un ideale filo rosso per unire passato e presente della nostra Diplomazia. Emerge così un ritratto inedito della diplomazia italiana attraverso le vicende di alcune sue figure emblematiche”.

Nello storico edificio, nella sala lettura riservata ai soci e a tutti gli ospiti, si trova la Biblioteca che custodisce la maggior parte dei libri e degli scritti dei diplomatici italiani che sono stati recensiti dall'Ambasciatore Stefano Baldi nella sua rubrica "La penna del diplomatico", inoltre alla sezione "Le ambasciate italiane all'estero" dove si possono trovare anche tutte le pubblicazioni della Collana Editore Colombo, fondata e diretta dall'Ambasciatore Gaetano Cortese, dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo (la Ambasciate di Ankara, Berlino, Bruxelles, Il Cairo, Istanbul, L'Aia, Lisbona, Londra, Madrid, Oslo, Stoccolma, Vienna, Washington e Madrid). È inoltre possibile consultare tutti i volumi della collana dei Documenti Diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nonché riviste e periodici relativi all'attività internazionale e alla cooperazione internazionale della Farnesina.

Alla fine degli anni '40 il Circolo degli Esteri ottenne l'ingresso nella serie A di pallanuoto e in seguito la sezione nuoto fu ceduta all'AS Roma. Negli anni '50 l'area disponibile fu ampliata, con l'acquisto di un terreno attiguo di proprietà del Ministero dell'Agricoltura, e le strutture furono notevolmente migliorate. Inizia per il Club un periodo "glamour", che durò per circa un decennio. Il ruolo assunto dalla Roma della "dolce vita" - negli anni Sessanta -, capitale del cinema ma anche grande centro di mondanità, ebbe un impatto anche sulla vita del Club che, grazie alla sua eleganza e raffinatezza, attirò anche grande attenzione. tra i cinefili, che erano a Roma per girare film o che vi fissavano la loro casa, come Audrey Hepburn, che aveva sposato Andrea Dotti, socio del Club. Nicola Petrangeli, allora all'apice della carriera, si è allenato sui nostri campi. 

Alla fine degli anni Cinquanta la Farnesina si trasferì nella nuova sede della Farnesina. La maggiore vicinanza alla sede del Circolo ne ha favorito l'utilizzo per fini rappresentativi, sia a livello ufficiale, come alternativa minore a Villa Madama, sia per l'utilizzo da parte dei soci per cerimonie private. L'incremento delle attività di rappresentanza favorì negli anni '60 e '70 l'inizio di una linea evolutiva che sarebbe culminata in uno straordinario, ulteriore arricchimento del Circolo dal punto di vista estetico e ornamentale, oltre che pratico e funzionale. Nell'ultima parte del Novecento, a Roma prolifera la costruzione di impianti sportivi e aumenta la competizione tra società esistenti, ognuna delle quali cerca di migliorare la propria immagine e accrescere il proprio prestigio.

L'appartenenza ad un Club assumeva, inoltre, il valore di status symbol. In questo generale susseguirsi di ristrutturazioni, il Club Straniero ha saputo creare, sotto la guida dei fratelli Ambasciatori Alessandro e Umberto Vattani, presidenti del Club (il primo da sette e il secondo da 11 anni), un ambiente vivace e ricco di attrazioni, offrendo ai Soci un'ampia offerta sportiva e culturale e diverse forme di intrattenimento sociale, mantenendo fino ad oggi lo stesso profilo identitario, eleganza e sobrietà. Importanti lavori sono stati eseguiti per ampliare i locali della sede, per rinnovare gli impianti sportivi e per restaurare e trasformare gli interni dell'edificio storico.

Fiore all'occhiello sono gli accordi di partnership con l'Accademia di Santa Cecilia e le Società Geografiche italiane ed estere come l'American Academy e la Biblioteca Hertziana per la Storia dell'Arte. Il Club ospita anche il CinemMAE Short Film Festival che ha coinvolto personalità come Gillo Pontecorvo, Ferzan Ozpetek e Pupi Avati. Come va evidenziato il progetto espositivo in corso sull'arte contemporanea - da me realizzato - intitolato “Mondi” (2019-2023) e lanciato in occasione delle celebrazioni del 20° anniversario della Collezione Farnesina. Oggi il Club è nelle mani del Presidente e Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, che terminerà il suo triennio di presidenza nel febbraio 2022.

“L'ho resa la mia seconda casa” ha affermato l'ambasciatore del Marocco Abauyaub Hassan; e il cardinale Giuseppe Bertello, già nunzio apostolico in Italia: “Un ambiente ideale dove il tempo libero si trasforma in tempo utile”. Memorabili le parole dell'On. Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio, che ha scritto tra l'altro: "L'atmosfera particolarmente gradevole che si respira nella Palazzina dell'Acqua Acetosa è anche frutto di una cortesia al servizio della valorizzazione dei rapporti interpersonali e istituzionali... In questo ho mi ritengo in buone mani della sua dirigenza e di tutti i suoi membri più attivi: vorrei che sapessero che dietro e accanto a loro, ogni volta che se ne presenterà la necessità, avranno un Premier presente e partecipe su cui poter sempre contare" . 

Il Circolo degli Esteri di Roma vive con orgoglio il suo passato, ricco di eventi oltre alla passione e alla dedizione di chi ad esso si è dedicato. Un luogo così bello è stato reso possibile dall'impegno delle generazioni passate, ma è soprattutto il frutto di un "valore immateriale", che lentamente si è sedimentato nel tempo e che è diventato sempre più l'identità, e senza dubbio l'anima, del sodalizio . Oggi più che mai guardiamo al prossimo futuro, ea come realizzare una maggiore valorizzazione di quello che è il grande patrimonio del Club, adattandolo sicuramente anche alle richieste dei soci più giovani - sia per attività culturali che per attività sportive - e proponendo nuovi stimoli, nuove attività, nuove opportunità, nuove certezze.

Francesco Franza, comunicato il 23 ottobre 2021

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